I due nuovi manuali di preparazione al concorso docenti primaria e infanzia e secondaria
In arrivo su www.e-euroedizioni.it i due nuovi manuali di preparazione al concorso docenti 2023 con test di verifica su tutte le materie della Prova Scritta. Completa i manuali una Appendice normativa scaricabile online con apposita password, sulle materie oggetto di esame, che sarà costantemente aggiornata fino al termine del concorso.
PRESENTAZIONE
Prepararsi per affrontare un concorso, nello specifico per docenti, è cosa alquanto ardua, che si commisura, sostanzialmente, con le motivazioni che stanno alla base della decisione di farlo, quindi anche con le esperienze e le conoscenze di cui si dispone in merito. Ma non basta! Conta molto la storia che ciascuno ha e i valori di riferimento che l’attraversano; inoltre, conta molto, indubbiamente, anche la gestione dei ricordi dello studente che si è stati e degli insegnanti avuti, comunque da recuperare in maniera critica, primariamente per affermare che “molta acqua è passata sotto i ponti” – fosse anche solo qualche anno – e che oggi è importante assumere, più discretamente, il ruolo di studente che contempla la figura dell’insegnante al quale potrebbe dar vita. Se si vuol fare l’insegnante, è necessario studiare pensando di esserlo, così da attivare una modalità più strettamente pedagogica di farlo: per ogni argomento appare irrinunciabile chiedersi cosa significhi, cosa chiede di sapere e perché lo si ritiene importante per l’insegnante. Occorre, cioè affrontare lo studio pensando che il suo scopo non è informativo ma formativo.
Questo libro, infatti, pur proponendosi come guida che offre gli strumenti per affrontare e, ci si augura, superare il concorso, si propone anche come irrinunciabile strumento formativo, proponendo i contenuti che dovrebbero porsi alla base del fare l’insegnante, oltre, ma comprendendolo, l’orizzonte delle prove concorsuali. Il libro è sostanzialmente un compendio di psicologia, pedagogia, sociologia, legislazione scolastica, che si dispiega sulla storia della scuola italiana, per aprirsi sul suo divenire.
Per meglio entrare nell’atmosfera, che si vorrebbe introducesse allo studio che ciascuno farà, proponiamo due metafore a cui riferirsi: la metafora della spirale e la metafora dell’orizzonte. Entrambe hanno come protagonista il bambino, centro pulsante del discorso scolastico. Al riguardo è corretto precisare che tutti i discorsi, comunque, hanno senso se pongono il bambino o, più genericamente, lo studente al centro.
Il nuovo volume Riformiamo la scuola - Guardando dalla parte dei bambini e dei ragazzi
In arrivo una nuova uscita di Euroedizioni Torino su www.e-euroedizioni.it
Si tratta del nuovo libro dal titolo:
Riformiamo la scuola - Guardando dalla parte dei bambini e dei ragazzi
L’opera è l’esito della collaborazione e del confronto assiduo e prolungato degli autori: Vittorio Venuti e Giacomo Mondelli
Prefazione
Vi sono tanti spunti di riflessione nel testo di Giacomo A. Mondelli e Vittorio Venuti, cominciando dal titolo stesso dato all’opera: Riformare la scuola “guardando dalla parte dei bambini e dei ragazzi”, e dunque volendo sottolineare la presa di distanza da azioni riformatrici “calate dall’alto”. Ma la scuola è riformabile? E ancora: di fronte alle tante tragedie odierne, ha senso ancora parlare di educazione, di organizzazione scolastica, di metodologia, di didattica? Domande che possono sembrare retoriche: in fondo l’educazione (da educĕre, trarre fuori, condurre, allevare) è ontologicamente positiva perché è proiettata al futuro, a immaginare qualcosa che ancora non c’è. Eppure quelle domande, che costituiscono il filo conduttore della presente opera, hanno ancora senso perché ci danno l’idea di quanto oggi la scuola sia attraversata da motivi di incertezze, dubbi. Se da una parte è fortemente sentita l’esigenza di fornire ai giovani i necessari strumenti per interpretare criticamente la complessa realtà odierna ed inserirsi attivamente nella vita del proprio tempo, oltre che rendere per quanto possibile stabilizzati i risultati raggiunti dall’insegnamento anche dopo la conclusione degli studi scolastici, dall’altra vi è la necessità di ridefinire l’identità culturale e il ruolo educativo svolto dalle istituzioni scolastiche in un’epoca in cui la scuola non appare più la sola agenzia in grado di promuove la conoscenza e l’apprendimento. Si tratta quindi di ripuntualizzare (e riqualificare) lo specifico ruolo svolto dalla scuola sul piano dell’apprendimento ed aggiornare le strategie metodologiche e formative, anche tenendo conto della grande pervasività che oggi hanno assunto i dispositivi digitali e più in generale del carattere complesso, globalizzato econoscitivo del nostro mondo.
EDITORIALE FARE L'INSEGNANTE N. 1 SETTEMBRE 2023

Cambiare i paradigmi della valutazione
Editoriale di Ivana Summa
Abbiamo voluto dedicare la rivista alla questione della valutazione scolastica perché riteniamo che sia davvero giunto il momento di “rovesciare il tavolo” e rivoluzionare la valutazione scolastica.
Il perché è detto nelle recensioni di due libri – il primo, Progettare un curricolo per competenze: la valutazione al centro, che abbiamo scritto nel 2022 con Loredana De Simone, il secondo di Cristiano Corsini, La valutazione che educa (FrancoAngeli, 2023) – e nel contributo di B.L. Castrovinci che ben sintetizza le pratiche scolastiche in uso nelle scuole che sono spesso illegittime, irrazionali, inefficaci. Come afferma l’autore, dirigente scolastico con esperienza in un Istituto Comprensivo e in un Istituto superiore, la valutazione nelle nostre scuole si ispira ancora alle teorie comportamentiste, secondo le quali “l’aspetto meramente misurativo dei livelli di apprendimento raggiunti diventa condizionamento operante (Skinner, 1953), un rinforzo positivo o negativo, quindi da utilizzare come leva motivazionale per recuperare gli studenti fragili o stimolare i più svogliati a studiare”. Come è noto, la teoria skinneriana – definita come condizionamento operante – si basa sull’ipotesi che il comportamento umano, così come quello animale (e i suoi esperimenti si basano proprio sugli animali), rappresenta l’esito delle conseguenze immediate delle azioni che si configurano o come premi (rinforzo positivo) o come punizioni (rinforzo negativo). I buoni voti e, comunque, la funzione stessa della valutazione innestata nella didattica tradizionale, servono per premiare i bravi che si sono impegnati, mentre i cattivi voti sono necessari per indurre quella frustrazione da senso di fallimento, per evitare la quale gli studenti dovrebbero impegnarsi di più a rifuggire dai voti insufficienti, spronandoli ad impegnarsi per sfuggire alla frustrazione del fallimento.
FARE L'INSEGNANTE N. 1 SETTEMBRE 2023

EDITORIALE Ivana Summa
Cambiare i paradigmi della valutazione
Abbiamo voluto dedicare la rivista alla questione della valutazione scolastica perché riteniamo che sia davvero giunto il momento di “rovesciare il tavolo” e rivoluzionare la valutazione scolastica.
TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità
Come prepararsi al primo anno scolastico con ChatGPT
Domande e risposte per reperire e organizzare conoscenza
Lorenzo Pelagalli
Documenti istituzionali che raccontano la scuola: il PTOF
In tempi di cultura digitale la scuola richiede una propria modalità narrativa che sia in grado di essere chiara ed esplicativa
Renato Candia
Tra orientamento e “lifedeep learning”: gli adolescenti alla ricerca di un senso
Auspicata alleanza educativa tra insegnanti per il ruolo orientativo delle proprie discipline
Andrea Porcarelli
Webinar Acquisti PNRR - Funzionamento di Consip e Mepa

CORSO DI FORMAZIONE
PER LE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO
Acquisti PNRR - Funzionamento di Consip e MEPA
Entro il 30 settembre 2023 dovranno essere individuati tramite apposita procedura i soggetti affidatari di forniture e servizi per la gestione progetti PNRR e dovranno quindi essere caricate anche le determine di aggiudicazione e la documentazione relativa all'espletamento delle procedure nella sezione Procedure della piattaforma FUTURA PNRR - Gestione Progetti. Considerate le difficoltà palesate alla nostra redazione da parte di molte scuole sulla problematica degli acquisti in rete e sull'utilizzo di MEPA per i fondi PNRR sulla Next Generation Classroom e labs abbiamo ritenuto utile proporvi un corso dal taglio eminentemente pratico e operativo.
Preparazione al concorso Docenti di educazione motoria scuola primaria

Nella gazzetta ufficiale è stato pubblicato il bando di concorso per l'assunzione di 1.740 docenti di educazione motoria nelle classi quarte e quinte della scuola primaria. Per questo Euroedizioni propone un Corso on line in modalità webinar di preparazione al concorso per 1740 posti di docenti di Educazione motoria nella scuola primaria finalizzato al superamento delle prove scritta e orale.
L'obiettivo del corso è quello di far acquisire la tecnica di risposta ai quesiti a risposta multipla su tutte le materie del concorso. Il corso che vi proponiamo non è un corso di aggiornamento con l'esposizione di nozioni su nozioni ma avrà una metodologia laboratoriale finalizzata esclusivamente a mettervi in grado di padroneggiare l'approccio metodologico adeguato al tipo di concorso per cui concorrete. Ogni lezione sarà strutturata nel modo seguente:
La prima parte finalizzata a spiegare i concetti chiave dell'argomento
La seconda parte sarà dedicata all'esercitazione pratica sui test a risposta multipla relativi all'argomento trattato.
EDITORIALE FARE L'INSEGNANTE N. 6 LUGLIO 2023

La scuola intelligente
Editoriale di Ivana Summa
In questi ultimi mesi, che coincidono con la chiusura dell’anno scolastico 2022/2023, oltre alle solite banalità sull’esame conclusivo del 2° ciclo d’istruzione e connesse polemiche, ha occupato la scena del dibattito culturale l’irrompere dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) generativa in tutti gli ambiti dell’agire individuale e sociale. Tuttavia, è bene sottolineare che non si tratta soltanto di un sistema tecnologico avanzato che oggi rappresenta il risultato di decenni di ricerca di una disciplina che studia la realizzazione di sistemi informatici in grado di comportarsi in modo intelligente, simulando il pensiero umano. è chiaro che tale scienza, che si basa su fondamenti teorici, metodologie e tecniche in continuo ed accelerato sviluppo, non è chiusa nei suoi confini perché riguarda altre discipline. In un’epoca di eccezionali e pervasive trasformazioni non è più possibile pensare che il nuovo possa essere contenuto in confini ben precisi né che possa agire senza regole e senza mettere in discussione i comportamenti individuali e sociali. In questi giorni, con il voto del Parlamento Europeo sul via libera alla proposta di regolamento riguardante l’Intelligenza Artificiale (IA), l’Unione Europea intende definire un quadro regolatorio capace di disegnare un modello di società digitale da costruire che, pur non rinunciando alla spinta innovativa rappresentata dalle tecnologie, vuole creare
FARE L'INSEGNANTE N. 6 LUGLIO 2023

EDITORIALE Ivana Summa
La scuola intelligente
In questi ultimi mesi, che coincidono con la chiusura dell’anno scolastico 2022/2023, oltre alle solite banalità sull’esame conclusivo del 2° ciclo d’istruzione e connesse polemiche, ha occupato la scena del dibattito culturale l’irrompere dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) generativa in tutti gli ambiti dell’agire individuale e sociale.
TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità
Cos’è ChatGPT?
Breve storia dell’AI che ha imparato a scrivere
Lorenzo Pelagalli
EDITORIALE FARE L'INSEGNANTE N. 5 MAGGIO 2023

Riprendiamoci l’autonomia
Editoriale di Ivana Summa
Prima di consegnare a questo editoriale alcune riflessioni riguardanti gli articoli pubblicati, mi preme evidenziare che l’autonomia scolastica rappresenta ancora oggi il fattore di cambiamento della scuola italiana. Basta rileggere i primi 6 articolo del DPR n. 275/1999 per accorgersi delle formidabili potenzialità che offrono le diverse anime dell’autonomia. Dunque, le scuole davvero autonome sanno fare delle scelte sulla base dell’individuazione di bisogni e criticità (da alcuni anni operazione possibile con gli strumenti del RAV e degli esiti delle prove INVALSI) e ragionando in termini di ricerca (quali sono i problemi e cosa ci dice la ricerca teorica ed empirica), sperimentazione (provare a realizzare i cambiamenti praticabili), sviluppo che rende possibile generalizzare i risultati sperimentali inducendo un miglioramento a livello di sistema. La scuola, con l’autonomia di ricerca/sperimentazione/sviluppo, ha un dispositivo endogeno in grado di garantire innovazione e miglioramento continuo, fornendo motivazioni “scientifiche” alle scelte organizzative e didattiche.
FARE L'insegnante n. 5/2022-2023

EDITORIALE Ivana Summa
Riprendiamoci l’autonomia
La scuola, con l’autonomia di ricerca/sperimentazione/sviluppo, ha un dispositivo endogeno in grado di garantire innovazione e miglioramento continuo, fornendo motivazioni “scientifiche” alle scelte organizzative e didattiche.
TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità
Multilinguismo a scuola: svantaggio o vantaggio linguistico?
La necessità di promuovere il bilinguismo o trilinguismo a scuola per favorire migliori competenze personali e relazionali.
Carmelina Maurizio
Viaggi d’istruzione: 50 mln per l’anno scolastico 2023/2024. Fondo Erasmus: raddoppiato
Il MIM comunica che, su impulso del Ministro Giuseppe Valditara, il Ministero assegnerà 50 milioni di euro per consentire alle scuole, nell’ambito della loro autonomia, il coinvolgimento del più ampio numero possibile di studenti in viaggi d’istruzione e visite didattiche nell’anno scolastico 2023/2024. Per la prima volta, sottolinea il comunicato del MIM, vengono stanziate risorse per questa finalità, che saranno destinate con una particolare attenzione per i ragazzi provenienti da famiglie meno abbienti.
In tal modo il Ministero intende sostenere e incoraggiare la ripresa dei viaggi d’istruzione, facendo fronte al problema dei rincari generalizzati.
FARE L'insegnante n. 4/2022 - 2023

EDITORIALE Ivana Summa
Avere una visione della scuola
Vision, Mission, finalità, obiettivi, progetti sono termini molto usati nei PTOF delle nostre scuole e accade, inevitabilmente, che vengano utilizzati in modo ambiguo e prolisso, anche a causa di uno stil eletterario. Cosa hanno in comune questi termini, oltre a far parte di un “managerialese” di maniera?
TEMI E PROBLEMI DI SCUOLA: l’attualità
La complessa realtà della gestione dell’alunno disabile nel contesto scolastico: criticità nel rapporto tra asl, inps, tar, usr, scuola e famiglia
Cosa è cambiato dalla Legge 118 e le incongruenze del PEI.
Paola Albertazzi
EDITORIALE FARE L'INSEGNANTE N. 4 APRILE 2023
Avere una visione della scuola
Editoriale di Ivana Summa
Vision, Mission, finalità, obiettivi, progetti sono termini molto usati nei PTOF delle nostre scuole e accade, inevitabilmente, che vengano utilizzati in modo ambiguo e prolisso, anche a causa di uno stile letterario. Cosa hanno in comune questi termini, oltre a far parte di un “managerialese” di maniera? Le prime due sono parole calde, che sconfinano nel sogno le cui caratteristiche sono l’inafferrabilità, il potere evocativo di un qualcosa senza confini e la capacità d’empowerment. Gli altri, invece, sono parole fredde ed evocano azioni concrete, scelte progettuali e programmatiche, decisioni, tanto che a volte degenerano in incubi e, più spesso, lasciati nel limbo delle intenzioni dichiarate e non agite. Analizzando sul web i PTOF delle scuole ci si imbatte, infatti, in decine di pagine dalla cui lettura difficilmente emerge con chiarezza la vision, che viene confusa con la mission, per non parlare del resto che si presenta in modo talmente diffuso in decine e decine di pagine, tanto da scoraggiare anche i più appassionati. Ciò, inevitabilmente, comporta una difficile operatività di tale documento che, come prevede la norma, oltre a rappresentare la carta di identità dell’istituto, dovrebbe guidare le delibere collegiali le azioni educative e didattiche dei docenti e le attività del dirigente scolastico.
In aumento le scuole DADA
DADA è l’acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento e significa la possibilità di sviluppare tutte le metodologie didattiche in un ambiente di apprendimento che sia funzionale a questo.
Sentenza del TAR Campania - il diritto al sostegno didattico deve essere garantito al di là dei limiti orari prestabiliti
L’inclusione scolastica degli alunni affetti da disabilità costituisce un tema fondamentale della scuola italiana.