Carta del docente spetta anche a precari docenti di Religione Cattolica

L’estensione del bonus carta del docente 500 euro anche ai supplenti è un tema centrale per l’attualità scolastica...

L’estensione del bonus carta del docente 500 euro anche ai supplenti è un tema centrale per l’attualità scolastica dalla sentenza n.1842/2022 che cita: “della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Roma, Sezione Terza Bis, n. 7799/2016 del 7 luglio 2016, resa tra le parti, con cui è stato respinto il ricorso R.G. n. 9544/2016, proposto per l’annullamento della nota del M.I.U.R. n. 15219 del 15 ottobre 2015, nella parte in cui specifica che la “Carta del docente” e i relativi € 500,00 annui sono assegnati ai soli docenti di ruolo e non anche ai docenti con contratto a tempo determinato, nonché dell’art. 2 del d.P.C.M. n. 32313 del 23 settembre 2015”.

La VI sezione della Corte di Giustizia Europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha riconosciuto quindi a tutti i docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del beneficio economico di euro 500,00 annui, tramite la cd. “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente.

Come oramai noto, anche lo Snadir ha promosso dinanzi al Tar del Lazio e successivamente al Consiglio di Stato, un ricorso, sostenendo l’illegittima esclusione degli incaricati annuali di Religione dal beneficio della “Carta docente”, ravvisando una violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, dato che l’aggiornamento e la formazione costituiscono un diritto di tutti i docenti (di ruolo e precari) e l’incentivo economico riconosciuto dalla “Carta” è una condizione indispensabile per la piena realizzazione della professionalità docente.

Il Tribunale di Catania ha accolto il ricorso e l’assegnazione della Carta del docente prevista anche ai docenti di Religione cattolica non di ruolo.

Il tribunale ha spiegato che i precari non possono essere esclusi dall’aggiornamento professionale, poiché si andrebbe a non tenere conto della recente sentenza della VI sezione della Corte di Giustizia Europea del 18 maggio 2022, in linea con la sentenza del Consiglio di Stato del 16 marzo 2022 n. 1842, che condanna la differenza di trattamento tra docenti a tempo indeterminato e i docenti assunti nell’ambito di rapporti di lavoro a tempo determinato.

Pertanto anche i docenti a tempo determinato possono usufruire del beneficio economico di 500 euro annui, tramite la “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all’art. 1 della Legge n. 107/2015.

 

 

 

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