Alla fine della storia
di Rita Quinzio
In Sei passeggiate nei boschi narrativi Umberto Eco scrive: «Leggere racconti significa fare un gioco attraverso il quale si impara a dar senso alla immensità delle cose che sono accadute e accadono e accadranno nel mondo reale». Nella “cassetta degli attrezzi”, per dirla con Bruner, l’insegnante deve avere nuovi strumenti, senza, però, abbandonare ciò che ancora funziona: la narrazione è uno di questi strumenti. Tutte le attività cognitive umane sono forme di narrazione che attribuiscono significati alle esperienze vissute.
Diverse discipline, dall’epistemologia all’antropologia, alla storia, la sociologia, la neuropsichiatria infantile e la psicologia evidenziano l’importanza della narrazione, per ordinare le molteplici esperienze vissute e per l’apprendimento, in quanto indispensabile a tutte le discipline scientifiche e umanistiche.