L’arte di descrivere, di essere nel mondo

di Michela Agazzani

Arriva Apex e supera Fortnite”: attirata da questo titolo ho letto per intero l’articolo che seguiva, con una certa preoccupazione. Preoccupazione, sì, non solo come genitore ma anche come insegnante. Mi sono immaginata tutti quegli occhi, che incontro ogni giorno in aula, puntati su tanti schermi o, meglio, video e lì dispersi per ore, i pomeriggi, a casa, spesso in solitudine. Occhi incollati che non si staccano, incapaci di sottrarsi alla malia di un moderno canto di sirena. Ho pensato a questi occhi diseducati al loro naturale esercizio, quello del guardare per vedere e capire. Del guardare ponendo lo sguardo mobile e indagatore sulla realtà fuori e dentro di loro, una realtà di cui oggi sanno poco, un domani sempre meno. Ciò che pre-occupa diventa a volte stimolo a occupare, impegnare le proprie forze a svolgere attività valide sia dal punto di vista didattico che educativo.

 

   Leggi nella rivista n° 10 2018/2019 pag 38 ... 

 

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